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Epicondilite
L'epicondilite o "gomito del tennista" è una infiammazione del tendine comune degli estensori del polso che si inserisce a livello dell'epicondilo. In particolar modo il tendine che va sotto stress è l'estensore radiale breve del carpo.
Eziopatogenesi
Fattori determinanti sono le ipersollecitazioni funzionali e i microtraumatismi ripetuti. Fattori favorenti sono la diminuita potenza dei muscoli dell'avambraccio, la senescenza fisiologica del tessuto tendineo, gli errori nella tecnica di esecuzione di alcuni movimenti iterativi, una certa predisposizione individuale.
Sintomi
Dal punto di vista clinico l'epicondilite prevede una fase iniziale ed una avanzata.
fase iniziale :
- dolore avvertito come una dolenzia soprattutto se si utilizzano gli estensori del carpo
fase avanzata :
- dolore spontaneo in sede epicondiloidea con possibile irradiazione verso la mano o verso la spalla, soprattutto durante e dopo uno sforzo - dolore alla pressione sull'epicondilo - dolore in sede epicondiloidea nella estensione contro resistenza del polso e del III o IV dito e nella prono-supinazione - nei casi più gravi può sorgere impotenza funzionale notevole
Esami Strumentali
Dal punto di vista diagnostico il quadro radiografico è generalmente negativo anche se a volte si possono osservare delle irregolarità sul margine dell'epicondilo e delle piccole calcificazioni in prossimità dell'epicondilo stesso. L'esame di elezione rimane l'ecografia e in secondo luogo la risonanza magnetica.
Trattamento Osteopatico
Oltre al riposo dell'arto, alla terapia medica anti-infiammatoria, ad infiltrazioni locali con preparati cortisonici e al trattamento fisioterapico (ultrasuoni, ionoforesi...) è d'aiuto anche l'approccio osteopatico. Sarà fondamentale intervenire nella fase iniziale cercando di ripristinare l'equilibrio dell'articolazione del gomito con tecniche di mobilizzazione sia del radio che dell'ulna , senza però trascurare la spalla, il polso e il tratto cervico - dorsale; inoltre si dovranno liberare a monte e a valle tutte le strutture vascolo-nervose con tecniche di drenaggio. Mentre nella fase avanzata e' consigliato un approccio di tipo fasciale.
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